Ci troviamo nel libero Stato di Azuria, dilaniato da una lunga guerra civile fra le due etnie che ne compongono la maggioranza della popolazione. A seguito di un devastante tifone le autorità locali hanno accettato la proposta di aiuto presentata dall’Unione Europea.
Dopo essere riusciti a superare la barriera linguistica ed affrontato la burocrazia della dogana extra UE, le squadre provenienti da Italia, Repubblica Ceca, Spagna e Regno Unito, sono giunti nel cuore dell’evento. Con loro hanno pochissimo materiale, sostanzialmente solo bagaglio a mano ed un pugno di confezioni di cibo liofilizzato. Possono rifornirsi sul posto di beni e servizi, sempre nei limiti di quanto permesso da una situazione emergenziale. Nonostante tutto per loro le dotazioni tecnologiche nel campo delle telecomunicazioni e dell’informatica sono allo stato dell’arte. un ponte radio mobile su tecnologia digitale, la cui frequenza di utilizzo è stata preventivamente concordata con le autorità locali, garantirà il collegamento fra i vari componenti del team Italiano, oltre che la loro localizzazione tramite GPS. Grazie ad un collegamento satellitare campale la stessa radio sarà utilizzata per il collegamento direttamente con l’Italia, poiché non è presente alcun campo telefonico. Ad un certo punto, proprio nel cuore delle attività di soccorso, la situazione fra le parti in lotta, precipita ed il campo base degli europei diviene un “legittimo” obiettivo militare, con l’unica soluzione disponibile di evacuare nel minor tempo possibile la struttura portando con se lo stretto necessario.
Questa non è la trama dell’ultimo techno thriller che potremmo trovare in libreria, ma è la storia dell’esercitazione Europea TRIMODEX 3 che si è svolta lo scorso mese di maggio dal 26 al 29, presso il Centro di formazione per il soccorso di Weeze in Germania.
Il team Italiano, guidato da Luca Mensio di Regione Piemonte, era composto anche dall’altro Funzionario Simone Toro e da Paola Berardelli che aveva il compito di co-trainer nel meccanismo esercitativo. Assieme a loro Andrea Placidi del settore telecomunicazioni del DPC Nazionale, e l\’esperto di cartografia Fabio Giulio Toniolo, dipendente del consorzio ITACA del Politecnico di Torino. Il Coordinamento Territoriale del Volontariato di Verbania-Cusio-Ossola, ha messo a disposizione i volontari Francesco Cotti, Stefano Crivelli e Claudia Corbelli. In TRIMODEX è stata importante anche la presenza dei volontari esperti della F.I.R.-C.B. per il tramite del coordinamento territoriale di volontariato della provincia di Alessandria. per loro impegno a tuto tondo fra telecomunicazioni, information e comunication tecnology e logistica con Gualtiero Esposito, Marco Foggiano, Salvatore Manganaro, mentre dalla madre patria Luca Zerboni ha garantito un servizio di assistenza remota e back office, insieme al collega Roberto Colangelo di Regione Piemonte con il sistema di Protezione Civile Regionale.
L’Italia mette a disposizione della Protezione Civile Europea le risorse di due regioni, Marche e Piemonte, in questa occasione si è mosso il nucleo TAST che fa riferimento a Torino. il modulo del Technical Assistance Support Team, ha il compito di fornire supporto ed assistenza tecnico-logistica ai gruppi europei di esperti per effettuare un rapido assestment dell’emergenza e facilitare l’arrivo dell’assistenza internazionale, in raccordo con le autorità nazionali del paese colpito. Il primo dispiegamento fu in Estonia nel Maggio 2014 per l’esercitazione MODEX.