18 febbraio 1973 – Convegno Nazionale C.B. – Milano – Presso il Circolo Aurelio Beltrami, 28 associazioni, maggioranza nella Federazione, chiedono un congresso democratico e senza alcuna ipoteca politica e tantomeno personale di alcun parlamentare.
Pittiruti, sia pur polemicamente, si dimette dalla Presidenza della Federazione. Il vice-Presidente anziano è Luciano Petrucci di Genova: a lui spetta legalmente la rappresentanza della Federazione. Alcune persone si riuniscono all’insaputa del rappresentante legale della Federazione (su iniziativa del segretario operativo) e decidono l’accettazione delle dimissioni – mai confermate – del rappresentante legale della Federazione, ovvero del Petrucci e l’espulsione dell’altro Vicepresidente ovvero del Campagnoli per aver organizzato il Convegno del 18 febbraio.
La guerra nella Federazione è aperta: vale l’atto costitutivo, lo statuto della Federazione e le leggi della Repubblica. Il rappresentante legale della Federazione, il Vice Presidente anziano Luciano Petrucci, coraggiosamente, impedisce che la Federazione venga strumentalizzata politicamente; venuto a conoscenza delle decisioni – prese a sua insaputa -. applica l’Atto Costitutivo e lo Statuto della Federazione e convoca il Congresso a Saint Vincent per il 01 aprile 1973, con una lettera di cui successivamente è stata da qualcuno, diffusa una copia falsificata, ove la parola “Congresso” è stata cancellata ed è stato scritto – visibilmente con una macchina da scrivere di altro carattere – “Convegno“.
Il Congresso si effettua regolarmente, con tanto di regolare verbale; ed è presieduto da Luciano Trenti. Quest’ultimo ed Enrico Campagnoli hanno il mandato dal Congresso di registrare il Marchio della Federazione che alla data del Congresso risultava usato illegittimamente da altri, non aventi titolo. Una decina di associazioni, per la verità, fra le più modeste si stacca dalla F.I.R. C.B. e – con evidente melanconia – decide di chiamarsi F.I.A. C.B.
La F.I.R. C.B. è sostanzialmente uscita indenne da questa scissione, ha saputo mantenere la propria completa autonomia da interessi di parte ed ha continuato ad avere nel proprio interno persone dalle più disparate ideologie, fede politica e cultura. La Federazione continua la sua lotta: hanno luogo i consigli nazionali della Federazione a Bologna (13 maggio 1973), a Bologna (15 luglio 1973), a Salice Terme (23 settembre 1973), a Genova (7 ottobre 1973), a Roma (8 dicembre 1973), a Milano (23 marzo 1974), a Firenze (19 maggio 1974), a Napoli (1 settembre 1974).
La Federazione è retta da una triade: Enrico Campagnoli, Ettore Deiù, Silvano Martorana. Successivamente Ettore Delù rassegna le dimissioni.
Soprattutto non sono mai cessate le azioni concrete per liberalizzare la C ,B.
Se ne ricordi solo una.
14 aprile 1973 – Piccolo Teatro a Milano – Manifestazione per far si che gli emendamenti proposti dalla Federazione al disegno di legge venissero accolti. Partecipano gli on. Artali (PSI), Baslini (PII), Del Pennino (PRI). Giunge un telegramma di solidarietà dell’on. Maggioni (DC).
La stampa ne parla. Vengono mandate comunicazioni o vengono contattati personalmente tutti i parlamentari della X Commissione, presieduta dall’on. Catella.
L’on. Gioia, Ministro delle Poste, si presenta alla commissione ristretta della XCommissione ed in sostanza dice che sarebbe disposto ad inserire nel nuovo codice postale degli articoli che ci consentano temporaneamente di esistere fermo restando che il Decreto Ministeriale, che avrebbe a suo tempo definito la materia, sarebbe stato esaminato dalla commissione ristretta. Il 3 maggio esce il nuovo Codice Postale con l’art. 334 che espressamente ci riguarda. Vi è anche un art. transitorio, il 409, che pure temporaneamente, per un anno, ci regolamento.
Durante l’estate vi fu un colpo di mano da parte del Ministero, che con una interpretazione particolarmente restrittiva della legge, impartisce disposizioni ai compartimenti per consentire solo 100 miiliwatt, apparecchi solo portatili, con alimentazione entrocontenuta, – proibisce l’uso della sigla, meglio dello pseudonimo, etc. e tenta di imporre altre limitazioni arbitrarie. A Milano ove l’Escopost è particolarmente solerte a queste indicazioni ministeriali – da fonti bene informate a settembre risultavano pronte cento perquisizioni. Pronta la risposta.
Dopo il Congresso del 1 aprile 1973 e un secondo Congresso che si è tenuto a Roma il 14 – 15 aprile 1973 (mai riconosciuto dal consiglio nazionale in quanto non era stato convocato dal presidente ad interim che in quel periodo teneva le redini della Federazione), si e tenuto un convegno in Versilia presso il Teatro di Viareggio, per chiarire le varie discordie interne alla F.I.R. C.B.., Dal teatro si trasferirono alla sede del “Libeccio Club C.B. Versilia”, che era il Galeone di Santa Monica (ora non c’è più) dove dopo mangiato, ripresero la discussione.
Al termine della riunione, sul ponte del galeone, fu scattata questa storica foto.
Da sinistra si può vedere: Enrico Campagnoli, Topo Gigio, Presidente del Libeccio Club C.B. Versiglia e Paolo Badii (poi fondatore di LANCE CB). Forse la CB del futuro era quella bimbetta.
6 settembre 1973 – Piazza Duomo – Milano – Manifestazione di Protesta.
Convocata d’urgenza con solo due giorni di anticipo vi partecipano oltre 500 C .B. Oltre 1.000 circolari del Ministero vengono bruciate sul sagrato del Duomo. La Stampa ne parla. Il Ministero dà disposizioni perché quest’azione ed altre simili vengano sospese. Si fanno svariate riunioni di Consiglio Nazionale.
Si decide di indire per il 21 ottobre 1973 – la II° Giornata Nazionale C.B.
In questa giornata oltre ad iniziare una raccolta di firme per una petizione al Presidente della Repubblica e a svolgere presso tutti i circoli federati iniziative e dibattiti, tutti i circoli sono stati invitati a mettere a fuoco i punti minimali che dovevano essere contenuti, secondo la Federazione, nel Decreto Ministeriale che avrebbe dovuto essere emanato entro il 3 maggio 1974.