La Citizen’s Band , dall’americano Banda Cittadina è usata dal 1947 in America, sia pure per usi e per scopi un po’ diversi dai nostri. In Italia cominciano ad arrivare apparati C.B. nei porti, ad es. Genova, a Livorno etc. la C.B. si diffonde rapidamente anche per il basso costo delle apparecchiature in uso sulla Banda Cittadina rispetto a quelle radioamatoriali, ma soprattutto, la C.B. si diffonde a macchia d’olio pur clandestinamente perché rappresenta un nuovo modo di comunicare, significa più amicizia. Più libertà.
La C.B. diventa un fenomeno di massa quando un apparato diventa alla portata di tutti: tanto come reperibilità. quanto come prezzo.
Siamo agli anni ’70.
La Convenzione di Ginevra, che è legge della Repubblica, consente l’attività radioamatoriale sulla 27 Mhz in America, in Australia ed in altri posti, ma non in Europa: ma l’uso radioamatoriale differisce dall’uso C.B. della frequenza. Nel ’71 nella Conferenza di Lisbona le amministrazioni delle Poste e delle Telecomunicazioni di Europa raccomandano a tutti gli stati europei di liberalizzare la C.B. pur con particolari limitazioni. In Italia i , pirati dell’etere , vivono nella pi(i assoluta clandestinità, braccati spesso da funzionari troppo zelanti che vedono talvolta nella C.B. qualcosa che insidia la loro possibilità di spadroneggiare per qualsiasi cosa che riguardi comunicazioni via etere, grazie ad una legge vecchia e particolarmente carente.
Iniziano le prime riunioni clandestine. Si formano a livello locale i primi circoli. Inizia la C.B organizzata. inizia la battaglia per liberalizzare la C.B. Il 19 febbraio 1971 – all’Arengario in Piazza Duomo a Milano il periodico “Tempo Vivo”, diretto da Enrico Campagnoli, allora Segretario della lega Internazionale per i Diritti dell’Uomo, organismo consultivo dell’O.N.U, organizza una pubblica manifestazione per la liberalizzazione della C.B. Sono presenti 500 persone: questa manifestazione in realtà promossa da tutti i gruppi C.B. organizzati allora esistenti nel Paese segna l’inizio dell’azione a livello nazionale della C.B. organizzata, intesa come movimento.
La manifestazione ha avuto luogo subito dopo le perquisizioni in casa di numerosi C.B. milanesi: l’Escopost aveva fatto irruzione in casa di una amica della frequenza (Gatto), fra l’altro segretaria di Redazione di , Tempo Vivo, ed aveva sequestrato un taccuino contenente gli indirizzi e le sigle di molti amici C.B. Da questa manifestazione e nato l’impegno comune fra tutti i gruppi C.B. allora esistenti in Italia di unirsi tutti quanti insieme e di iniziare una battaglia a livello nazionale per ottenere una legge che li liberalizzasse e tutelasse la C.B .; da questa manifestazione è scaturita la decisione di costituire la F.I.R.-C.B. (Federazione Italiana Ricetrasmissioni nella Citizen’s Band). Sette persone sono state indicate dai 500 C.B. presenti all’Arengario a rappresentare la Federazione e a promuovere l’organizzazione del Congresso il tutto nei modi e con i limiti che sarebbero stati previsti nell’Atto Costitutivo e dallo Statuto della Federazione: Atto Costitutivo e Statuto che, come si decise all’Arengario, furono stipulati ai più presto (il 5 marzo 1971 avanti un notaio e registrati presso il Tribunale di Desio il 19-3-1971).
Quì di seguito riportiamo una parte particolarmente significativa dell’Atto Costitutivo e l’elenco dei soci promotori, cioè di quanti erano presenti alla definizione dell’atto costitutivo.
“A comporre il primo Consiglio Direttivo Nazionale, che ha funzione di Comitato organizzatore con l’incarico di convocare il primo Congresso Nazionale e di prendere a livello Regionale e locale tutti i contatti opportuni per tali fini, vengono nominati i Signori: STARNINI SERGIO – CAMPAGNOLI ENRICO – ANZANI ADELCHI – PETRUCCI LUCIANO – MARCELLINI FRANCESCO – COSTANTINI ANTONIO – PITTIRUTI ANDREA”.
I Consiglieri presenti dichiarano di accettare l’incarico, mentre i Consiglieri non presenti dovranno, pena di decadenza, comunicare la loro incondizionata accettazione, presso la sede sociale, mediante lettera raccomandata ..
Dall’atto costitutivo risulta espressamente che presenti erano: Fulvio Panichi; Agostino Drago Sacha; Luciano Petrucci; Franco Panichi; Lino Colombo; Renato Speranza; Enrico Campagnoli; Giampiero Anfossi; Adriana Sala; Adelchi Anzani; Bruno Brazzoduro; Dr. Alberto Gallizia, Notaio e di tutti costoro sono specificati i dati anagrafici.
Nessuno dei consiglieri non presenti, neppure sollecitato, ha mandato lettera di accettazione dello statuto e dell’incarico. Starnini espressamente ha inviato una lettera in cui dava per condizionata la sua accettazione.
Come vedremo tuttavia per molto tempo la gestione della Federazione avverrà in termini familiari fin quando, come si vedrà, per impedire la evidente strumentalizzazione della Federazione, fu necessario rifarsi a quanto previsto dall’Atto Costitutivo e dallo Statuto.