La passione di Francesco Cossiga, per la tecnologia ed il radiantismo è nota ai più. Solitamente questo aspetto della sua vita viene associato all’ugualmente noto identificativo I0FCG che lo designava in ambiente radioamatoriale.
Molto meno noto è il periodo che il compianto uomo politico ha passato nell’ambito della Banda Cittadina, in un epoca molto diversa da quella in cui viviamo. Parliamo di quegli anni che precedevano il marzo del 1973, quando il “nuovo codice postale” aggiungeva al punto 334, quell’articolo che legiferando “sull’uso della radio per altri scopi” dava il via all’epopea della CB e delle comunicazioni individuali fuori dell’ambito professionale o militare.
Era quindi il 1972, nel pieno di quell’epoca che viene ricordata come la “pirateria dell’etere”, in cui la Federazione Italiana Ricetrasmissioni, nata appena un anno prima, stava tenendo una tavola rotonda ed incontro di CB. Fra gli invitati vi era un onorevole appena eletto alla camera per la quarta volta di fila seppur appena poco più che quarantenne.
In quella occasione il futuro presidente della Repubblica prese la tessera della FIR CB e rese pubblico in proprio “nickname” da CB ossia “Andy Capp”. Questo perché si identificava nel simpatico beone di una famosa “striscia comica” creata da Reg Smythe nel 1957. Pare anche certo che usasse questo nomignolo per navigare su internet e partecipare a vari forum di discussione.
Il fatto che un onorevole di lungo corso avesse partecipato ad un congresso di una struttura che si riprometteva pubblicamente di fare uscire la CB dalla illegalità fu sicuramente un segnale molto forte, che il “palazzo” non poté ignorare. La presenza si inseriva in un contesto di lotta non violenta. Ad esempio, dopo 33 perquisizioni contemporanee, nella primavera dello stesso anno, si organizzò per l’autunno successivo la Trasmissione Radio Abusiva ad opera di Parlamentari che rinunciavano all’immunità in occasione della I° Giornata Nazionale per la C.B. Libera. Fra gli onorevoli spiccavano i nomi di Artali, Baslini, Mammì e Zamberletti.
Cossiga ha più volte ricordato pubblicamente la figura di Guglielmo Marconi. A chi gli chiedeva quanto l’Italia dovesse al genio Bolognese, lui rispondeva sempre con “chidetemi semmai quanto il Mondo debba in vita umane a quell’inventore”.
La Federazione Italiana Ricetrasmissioni Citizen Band a nome di tutti i propri Soci esprime le più sentite condoglianze per la morte del presidente emerito della Repubblica, Francesco Cossiga. Un uomo che le è stato vicino nei momenti più difficili della propria storia perorando sempre la causa del libero uso delle radiocomunicazioni
Il C.N.
Ezio Sabatini