PER FIR-CB UNA CRISI MALTEMPO AFFRONTATA A TUTTI I LIVELLI

Sono numeri importanti quelli messi in campo della Federazione Italiana Ricetrasmissioni in occasione della recente ondata di maltempo che ha colpito il centro-nord del paese nelle scorse due settimane. Su un impegno totale di circa 3mila volontari ben 260 erano operatori radio SER. A questo numero sono da affiancare altri 200 pronti a partire dalle regioni confinanti al “cratere” composto da Toscana, Liguria e Piemonte.
In questa occasione è stata utilizzata al pieno della propria maturità anche l’Unità di Crisi Nazionale; strumento nato in modo quasi spontaneo in occasione del terremoto dell’Abruzzo nel 2009 e poi testato in modo importante nel 2010 durante l’esercitazione internazionale TEREX. Per ironia della sorte i luoghi di questa simulazione sono stati proprio quelli della Lunigiana, in Toscana, ossia i primi colpiti, assieme alle Cinque Terre, dall’emergenza alluvionale.
Grazie all’utilizzo di strumenti informatici 2.0 le notizie all’interno della Federazione sono state condivise in modo veloce, completo e non suscettibile di interpretazioni. Le varie opzioni operative sono state discusse dai dirigenti in zona di operazioni con i loro pari grado delle regioni confinanti, principalmente Lombardia, Veneto e Marche, con la stessa immediatezza con cui avrebbero tenuto un briefing operativo nella propria sede.
Sul terreno l’attività delle associazioni legate alla Federazione si è snodato su tutti i livelli. Sono state presidiate sia le sale operative regionali, come in Piemonte, che i COM ed i COC, come ad Aulla e zone limitrofe. Tutto questo non dimenticando la provenienza dall’esperienza della CB e del rapporto con il territorio. Non si contano infatti i servizi di piena, il controllo dei fronti frana, i monitoraggi, l’assistenza alla popolazione, lo spalare fango ed il presidiare i cancelli all’ingresso delle varie zone rosse. Il tutto con l’impiego di oltre 50 ponti radio, qualche centinaio di radio portatili, qualche decina di mezzi, tanta professionalità e la voglia di fare la propria parte all’interno dei vari sistemi di Protezione Civile.

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