Dalle ore 23.00 del 10 Novembre l’unità di Crisi della Federazione sta seguendo in tempo reale l’evoluzione della pesante ondata di maltempo che ha colpito le regioni del nord Italia ed in modo particolare la zona del Tigullio in Liguria.
I componenti dell’Unità di Crisi si sono riuniti in via telematica per seguire l’evoluzione dell’alluvione che ha colpito Chiavari in collegamento diretto con marco Ferrini che stava coordinando il personale FIRCB presente in zona tramite il COM di Lavagna.
Visto il peggiorare della situazione, confermata anche da alcuni contatti diretti tenuti dall’Unità di Crisi con amici residenti nella zona, è stato deciso di innalzare il livello operativo e alla teleconferenza si sono uniti anche il Presidente Nazionale Patrizio Losi ed il Coordinatore Nazionale Saverio Olivi. Dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile arrivava verso le ore 01.30 una richiesta di ricognizione per stabilire se vi erano dei volontari pronti a partire per la zona dell’evento.
Le disposizioni del DPC richiedevano che il personale fosse dotato di presidi per le emergenze idrogeologiche e provenisse da regioni non interessate da allerte meteo in corso.
Veniva quindi deciso di contattare le strutture delle marche, del Lazio e dell’Abruzzo.
Alle 03.15 dovevamo comunicare la non disponibilità di volontari almeno al momento.
Intanto Ferrini segnalava dal territorio una situazione sempre più complessa con numerose esondazioni. frane e notevoli problemi alla viabilità. L’UCN ha continuato il monitoraggio per tutta la nottata e alle ore 09.00 del mattino seguente poteva comunicare al DPC una prima disponibilità di 6 uomini e 2 motopompe messe a disposizione dalla struttura delle Marche.
L’UCN ha intanto richiesto informazioni operativa alle altre regioni coinvolte dall’emergenza maltempo ricevendo notizie da Piemonte, Lombardia e Toscana che avevano criticità sul proprio territorio e numerosi volontari impiegati.
Nel primo pomeriggio giungevano altre disponibilità (3 uomini e una motopompa dal Lazio e un volontario dall’Abruzzo) subito segnalate al DPC.
Il lavoro dell’UCN è continuato per tutta la settimana monitorando la situazione in tutto il nord Italia. Si segnala l’importante lavoro svolto dai nostri volontari al COM di Lavagna e il forte impegno di uomini e mezzi nelle regioni Piemonte e Lombardia.
Il giorno 12 Novembre a seguito della riunione della Consulta Nazionale a Roma veniva disposto che le organizzazioni già operanti sul territorio restassero operative fino alla giornata di domenica organizzandosi in maniera autonoma per i cambi.
Veniva così a cessare l’esigenza di mantenere i nostri volontari in allerta e alle ore 21.00 l’UCN comunicava il cessato allarme.
Unità di Crisi Nazionale